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Bruciamo
l’atrofico pallore del cuscino
scudo orfico famelico
di muscoli protesi all’inganno
intrappolati dal cobra noioso
incantatore dell’ozio.
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Bruciamo
il canto delle sirene
e il bagliore delle loro scaglie
ci distraggono con promesse
di aurea mediocritas
oro degli stolti.
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Bruciamo
l’oboe e gli altri legni
la lira che ci fece incontrare
le scatole e i cassetti
gli scrigni sommersi
e gli aquiloni della nostra infanzia.
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Bruciamo
nello spazio che ci divide
nel tempo che ci unisce.
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Luca Ciuffoni
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Non consiglierei a nessuno la carriera di scrittore anche perché è la scrittura che ti chiama. Penso che a questo mondo serva una poesia post-moderna e iperreale. Ma sempre poesie.
Luca
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