Archivio | luglio 2012

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Orsola Hochkofler – Com’erano lievi

Com’erano lievi le tue mani quanto è dolce il ricordo. Alle “stelle cadenti” non sei arrivata o forse dello sciame tu, la più luminosa. Vorrei parlare di te di quando m’insegnavi a sistemare le cose “fai tanti mazzolini, ogni giorno scegli, tutto rimane dentro non aver paura di dimenticare” di quando mi chiedevi “sei felice?” […]

Filippo Niccolai – Il trovarobe

Prima sono impazzite le farfalle e solo dopo è arrivato Settembre. Altre volte sono state le tue assenze ad anticipare come un presagio il ritmo glabro delle mie parole. Nella più fragorosa delle ipotesi non c’è precedenza da rispettare e l’orgasmo è sincrono come un battito di mani, o un colpo d’ali. Nei cerchi ottusi […]

Pale shelter – Un giro

Se gli occhi bassi – abituati al marciapiede, ai pochi riflessi che alimentano i pensieri quando hanno preso una brutta piega – con uno sforzo si sollevano da terra allora trovano anche altro: una statua mai vista, eppure c’era un palazzo illuminato le luci dei lampioni, un po’ di blu. E nel tempo che lo […]

Geppo Tedeschi – Il falegname ubriaco

Ieri sera vidi laggiù, sotto un’arcata blu di cielo, il vecchio falegname che ubriacatosi col mosto di un tramonto di agosto, voleva liquefare col fuoco di una lucciola, la colla. Poi, nel ripassare, lo rividi inchiodare sbadatamente, pezzi di notte e di luna cadente. Geppo Tedeschi Puro Futurismo questo di Geppo Tedeschi, nato nel 1907 […]

Fiore – Il piccione viaggiatore

Forse non voglio davvero sapere come il giardino cresce. Voglio solo volare vivo gli occhi delle scale Non c’è uscita di sicurezza sul dolore della pioggia mattiniera La rampa ha una discesa retta che penetra fino all’osso Ho bisogno di luce dai beccatoi devo rallentare un po’, la rampa si muove troppo velocemente per me […]

Claudia Ruggeri – Lamento della sposa barocca (octapus)

T’avrei lavato i piedi oppure mi sarei fatta altissima come i soffitti scavalcati di cieli come voce in voce si sconquassa tornando folle ed organando a schiere come si leva assalto e candore demente alla colonna che porta la corolla e la maledizione di Gabriele, che porta un canto ed un profilo che cade, se […]

Alberto Calligaris

La sega è un attimo A trentun’anni avrei già dovuto conquistare la Persia avessi avuto un maestro come Aristotele adesso non pulirei ruote di seggiolini per vivere il trucco è tutto lì qualcuno che ti dica che se vuoi puoi conquistare la Persia invece con i 6 presi riesci a pagare il mutuo andare al […]

Alessandro Vettorato – Di piume e petali è fatto il mio canto

Che il glicine sperda le piume; incauto il passaggio delle stagioni sulla tua bocca che s’offre a litanie nuove nell’evolversi dolce di musiche in strada; la tua bocca, offrendola, ghirlanda, alle ombre; senza casa né quand’anche l’Africa inventa sogni per dormirti di culla sulle dita, donale al ripiano fragile della candela, empia, si spegne d’attimo […]

Luca Ciuffoni – Bruciamo

. Bruciamo l’atrofico pallore del cuscino scudo orfico famelico di muscoli protesi all’inganno intrappolati dal cobra noioso incantatore dell’ozio. . Bruciamo il canto delle sirene e il bagliore delle loro scaglie ci distraggono con promesse di aurea mediocritas oro degli stolti. . Bruciamo l’oboe e gli altri legni la lira che ci fece incontrare le […]

Elia Belculfiné – Il canto del gallo

Il canto del gallo Forse l’amore alla fine si risveglia | com’è difficile certe volte aprire la mano… Dal punto di vista del granello di sabbia anche io | ho visto i tuoi occhi – abbatti i presagi, perché io abbia sete, le foglie hanno cerchio antico di pensiero. Posso sentirlo nelle ossa della fiamma. […]

Carmelo Urso

En Tiempo Presente

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Nebbia e risaie

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SILENZI IN FORMA DI POESIA

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la poesia non è un museo delle cere e non è un pranzo di gala.

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non potendo cantare il mondo che lo escluse / Reb Stein cominciò a leggerlo nel canto

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Il mio vivere in poesia

Se le mie parole potessero essere offerte a qualcuno questa pagina porterebbe il tuo nome. (Antonia Pozzi)

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